L’evoluzione di internet e i diversi studi hanno portato allo sviluppo di varie piattaforme sociali.
Ma cos’è realmente un social network?
Ebbene, il significato è “rete sociale”. Per rete sociale si intende un gruppo di persone connesse tra di loro sia a livello umano che a livello virtuale. Essa può quindi essere intesa come una rete di persone legate tra loro tramite vincoli familiari, lavorativi, amichevoli e anche come una rete di persone connesse tra loro soltanto virtualmente e senza alcun legame fisico e di conoscenza.
A cosa servono i social e chi li usa?
Nel nostro millennio tutti abbiamo sentito parlare di “piattaforme sociali” e quindi di Facebook, Twitter o Instagram. Lo scopo di ciascuna piattaforma è la conoscenza.
Ogni social è in grado di connettere contemporaneamente persone di tutto il mondo tra cui celebrità o chiunque voglia essere presente. Ci si può quindi trovare a parlare con una persona dell’altra parte del mondo se si vuole. Questo favorisce la conoscenza non solo della persona che abbiamo dall’altra parte dello schermo ma anche della cultura che lo circonda.
Ma può essere usato semplicemente anche come svago dopo una giornata stressante a casa o a lavoro. Vi ci accediamo quasi spontaneamente al social anche solo per vedere le ultime notizie, per passatempo, per rimanere in contatto con una persona cara che magari è distante da noi, per condividere foto o momenti della giornata.
Ma l’utilizzo dei social negli ultimi anni sta diventando ben diverso. Come?
Molte volte questi social vengono usati anche a scopi lavorativi o benefici. E’ risaputo ormai che 8 persone su 10 sono iscritte ad almeno un social e che internet è un mezzo potente in quanto viene usato da tutto il mondo. A tal proposito, quindi, risulta più facile farsi conoscere e far conoscere le proprie intenzioni su un social proprio perché a visualizzare possono essere milioni di persone.
Che bisogno c’è di usare i social?
In questa società moderna, ricca di target,molte persone di tutte le fasce d’età cercano “conforto” semplicemente utilizzando i social.
Spesso capita di non sentirsi apprezzati dalle persone che ci circondano nella realtà o per motivi ideologici o per carenza di autostima. Usare un social vuol dire non essere a contatto diretto con le persone, vuol dire condividere le proprie idee con gli “amici” virtuali che scegliamo noi e che magari possono avere le nostre stesse idee o un evento della loro vita in comune col nostro. Possiamo farci conoscere condividendo idee, foto, pensieri, stati d’animo oppure qualsiasi avvenimento della nostra vita.
Nonostante ci siano persone in cerca di conforto, la maggior parte della popolazione utilizza i social in diverso modo come cercare persone che si sono allontanate nel tempo per una qualsiasi ragione, per “spettegolare” sulla vita di altre persone, per creare gruppi di studio,per commentare una qualsiasi discussione aperta, per acquistare, vendere e addirittura lavorare.
I social per lavorare?
Diverse ricerche condotte su dipendenti di strutture italiane ed europee dimostrano come il passare del tempo su Facebook o su social aziendali, non sia tempo perso. Anzi! Sono gli stessi lavoratori a ritenersi soddisfatti del proprio posto di lavoro e del lavoro svolto per l’azienda. E’ dimostrato, infatti, come le aziende più “social” abbiano avuto una crescita maggiore a livello di fatturato rispetto ad aziende che dei social non vogliono nemmeno sentirne parlare. Per far si che questo tipo di piano lavorativo funzioni, bisogna capire la fascia d’età con cui si comunica e con cui si vuole interagire. Ecco perché ci sono continui studi che indicano la percentuale di persone che usa un determinato social.
Quali sono i social più utilizzati??
Sicuramente al primo posto troviamo il social per eccellenza: Facebook che conta 1,2 miliardi di utenti e che comprende una fascia d’età che va fino ai 35 anni. A seguire troviamo Linkedin usato dai 35 ai 45 anni, Twitter e Google+.
Tali statistiche vengono utilizzate e studiate con attenzione per i vari piani di marketing sociale.
Perché utilizzare i social per lavorare?
Tutte le grandi e medie imprese oggigiorno hanno un sito web navigabile anche dal cellulare ma essere presenti su un social è tutta un’altra cosa. Perché?
Perché avere un profilo social non implica l’utilizzo di linguaggio formale ma si può parlare con gli eventuali clienti in modo più coinvolgente e diretto. Si può parlare in tempo reale ed inoltre si può coinvolgere il cliente organizzando iniziative dedicate a loro e quindi far apprezzare il brand.
Come non utilizzare i social.
Purtroppo non sempre è bene esporre i propri dati personali sui social.Siamo tutti “abituati” a condividere pensieri, aforismi, foto ma ci sono informazioni che sarebbe meglio non condividere perché se finite nelle mani di persone sbagliate potrebbero non cancellarsi mai dalla rete.
Ad esempio sta diventando uso comune tra i giovanissimi esporre, dopo l’esame, la loro patente! Ciò non dovrebbe essere mai fatto in quanto su ciascuna patente ci sono informazioni personali che permetterebbero la clonazione della patente stessa. Un’altra cosa che si dovrebbe evitare di fare è mettere costantemente foto di bambini che siano figli, nipoti o amici in quanto potrebbero essere utilizzate da persone non autorizzate. Mai mettere il proprio indirizzo di casa e pubblicare foto o posizioni diverse.
Come si dice: “fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”.
Purtroppo, ma a volte anche per fortuna, siamo tutti presi a mantenere una vita socialmente attiva. Talvolta, però, basterebbe dedicarsi un po più alle cose veramente utili anziché restare con un cellulare in mano e un’applicazione sempre aperta. Così facendo si rischia di perdere i veri valori che ci sono stati insegnati o di diventare troppo superficiali appartenendo a categorie di persone che sono ben lontane da quello che siamo realmente. Usare i social va bene se viene fatto nel giusto modo.